L'ultimo anno ha segnato un punto di svolta per la cultura finanziaria degli italiani che hanno visto lungo l’anno modificare il loro approccio al ricorso al credito personale: da popolo di formichine, dedito solo agli investimenti sicuri, ora le famiglie si stanno appassionando sempre più anche ai pagamenti rateali.
Mutui e credito al consumo, infatti, continuano a essere le modalità più utilizzate per comprare casa e i beni di consumo. Anche se per molti consumatori ricorrere ai finanziamenti sembra essere una scelta obbligata sia per non intaccare i risparmi, sia per mantenere il tenore di vita. La sindrome della quarta settimana e il caro-vita, infatti, condizionano sempre più le scelte economiche.
La conferma a questa tendenza arriva dai dati sui conti finanziari pubblicati nel supplemento al bollettino statistico di Bankitalia. Numeri alla mano, i prestiti a breve e a medio e lungo termine elargiti alle famiglie sono stati pari a 433,3 miliardi e mezzo di euro, 49,4 miliardi in più rispetto all’anno precedente (+12,8%).
I prestiti a breve termine sono rimasti sostanzialmente invariati a 53 miliardi di euro, ma sono cresciuti a ritmi accelerati quelli a medio e lungo termine, in cui rientrano anche i mutui: dai 330,6 miliardi di fine anno si è passati nel quarto trimestre a 380 miliardi (+14,9%).
Mutui e credito al consumo, infatti, continuano a essere le modalità più utilizzate per comprare casa e i beni di consumo. Anche se per molti consumatori ricorrere ai finanziamenti sembra essere una scelta obbligata sia per non intaccare i risparmi, sia per mantenere il tenore di vita. La sindrome della quarta settimana e il caro-vita, infatti, condizionano sempre più le scelte economiche.
La conferma a questa tendenza arriva dai dati sui conti finanziari pubblicati nel supplemento al bollettino statistico di Bankitalia. Numeri alla mano, i prestiti a breve e a medio e lungo termine elargiti alle famiglie sono stati pari a 433,3 miliardi e mezzo di euro, 49,4 miliardi in più rispetto all’anno precedente (+12,8%).
I prestiti a breve termine sono rimasti sostanzialmente invariati a 53 miliardi di euro, ma sono cresciuti a ritmi accelerati quelli a medio e lungo termine, in cui rientrano anche i mutui: dai 330,6 miliardi di fine anno si è passati nel quarto trimestre a 380 miliardi (+14,9%).